Si possono distinguere tre gruppi di prodotti: la carne ottenuta dalle proteine di funghi e piante, la carne ricavata dagli insetti e la carne di laboratorio. Affinché possano riscuotere successo sul mercato, tutti questi prodotti innovativi devono vincere diverse sfide. Ad esempio richiamare perfettamente il sapore e la consistenza della carne tradizionale o presentare valori nutrizionali più alti, così come un minore impatto ambientale. E il tutto a un prezzo accettabile per i consumatori. Molte imprese hanno deciso di dedicarsi esclusivamente alla produzione di questi prodotti.
I prodotti sostitutivi della carne a base vegetale o di funghi attualmente sono un passo avanti. In commercio e nei ristoranti si trovano burger, salumi o prodotti analoghi alla carne di pollo che ricavano la loro percentuale proteica da ascomiceti, piselli, lupini o soia. Inoltre si stanno esplorando alternative proteiche derivate dalle microalghe.
Anche gli insetti hanno fatto il loro ingresso nei supermercati svizzeri. Dal 2017, secondo la legge elvetica, in determinate circostanze locuste migratorie, tarme della farina e grilli possono essere venduti interi, spezzettati o macinati. Alcuni ristoranti offrono già i burger di insetti.
La carne in vitro, o carne coltivata, è ancora oggetto di ricerca. Si tratta della coltivazione di tessuti in laboratorio per ricavarne carne adatta al consumo umano. Le cellule necessarie per questo processo vengono prelevate in maniera indolore da animali vivi. Il siero, originariamente ricavato dai vitelli, presto non conterrà più ingredienti di origine animale. La coltivazione in vitro può essere applicata anche ai prodotti ittici.