È stato compiuto un furto! Hanno rubato un tesoro! Il ladro indossava sicuramente dei guanti, dunque non si troverà alcuna impronta digitale. Ma ecco, un capello! Perfetto, si può così rilevare "l'impronta genetica" del malfattore.
Sulla radice del capello si trovano alcune cellule della pelle del cuoio capelluto del ladro. Esse contengono il suo DNA. Inizialmente, il genetista isola il DNA e poi, grazie al metodo di replicazione per reazione a catena della polimerasi, copia delle parti ben precise che sono diverse in ciascun individuo. Le separa poi mediante elettroforesi su gel.
Nel frattempo, tre sospetti sono stati arrestati e la loro «impronta genetica» è stata determinata. I loro profili possono quindi essere paragonati a quello ricavato dal capello trovato sul luogo del delitto, così da scoprire l'identità del ladro.